Prima di addentrarci nello specifico, è bene comprendere le peculiarità degli altri ruoli della squadra, ossia il lead, il second e il third (vice skip):
Lead: il lead lancia i primi due sassi dell’end e quindi spazzola per i successivi sei sassi. Le particolarità del lead, sono quelle di essere abile a collocare le guardie, essere un eccellente sweeper e non da ultimo, saper leggere approssimativamente il ghiaccio essendo il primo a tirare.
Second: Anch’esso oltre ad essere un buon sweeper, dovrà essere preciso nel lanciare i propri sassi, e all’occasione, taluni take out. Lancerà il terzo e il quarto sasso.
Third: Chi lancia il quinto e sesto sasso dell’end, deve essere bravo in tutti i tipi di lancio, specialmente nei draws. In aggiunta collabora con lo skip nella strategia di gioco durante gli ultimi due sassi lanciati e determina il punteggio alla fine dell’end.
Dopo questa breve introduzione, bisogna porre l’accento su un altro aspetto; la squadra di curling non è dettata da una gerarchia!!! Ogni ruolo ha una sua importanza sportiva ed emotiva all’interno del gruppo, ed è sufficiente che un membro non s’impegni per le più variegate ragioni, per compromettere, anche se solo in parte, la prestazione e quindi il risultato finale della partita.
Un ottimo esempio ci viene dalla matematica dove “1” sta per il lead, il “2” per il second e così via:
1 X 2 X 3 X 4 = 24 1 X 0 X 3 X 4 = 0
e in qualsiasi ruolo poniamo lo “0”, inteso come rendimento, il risultato sarà sempre uguale!!
Dopo aver consolidato queste premesse, ci apprestiamo a definire il compito dello skip:
Lo skip rappresenta il suo team e gestisce la squadra.
Determina la strategia della partita, gli end e i tipi di tiri da attuare.
Resta concentrato per tutta la partita.
È abile a valutare i lanci durante tutto il match. − Analizza e legge il ghiaccio (anche se meno importante, esamina anche i sassi). − Conosce bene i propri componenti di squadra (il loro stato emotivo, le loro abilità, la condizione fisica, la loro forza).
Studia gli avversari e il loro gioco (trova un’incrinatura nei loro giocatori, studia i loro lanci, intravvede la loro strategia e tutto ciò a proprio favore).
Intuisce come i sassi risponderanno dopo essere stati colpiti.
Segue con attenzione il sasso in movimento. − Prevede con precisione dove il sasso si collocherà o dove colpirà. − Quando è indispensabile, corregge il tipo di lancio richiesto. − Spazzola dopo la Tee line.
Lancia gli ultimi due sassi
Lo skip ha anche dei doveri verso la squadra:
• Determina l’atteggiamento di gioco della squadra − Deve essere d’esempio, motivare ed essere un coaching. • Stabilisce i criteri di squadra − Chiama il tipo di lancio e la sua lunghezza, comunica col team. • Parla per conto della squadra col giudice di gara. • Si propone e mantiene tutti i componenti su un medesimo livello. • Istruisce il gruppo sulla strategia, lo spazzolamento (sweeping), le meccaniche di sliding e le regole di gioco.
Ne consegue che non è presumibilmente possibile essere un buono stratega senza essere un abile giocatore. È evidente che uno skip deve essere un atleta completo sotto tutti i punti, e ciò richiede esperienza, del tempo e delle conoscenze, ma soprattutto impegno.
Proviamo ora a elencare alcuni suggerimenti per diventare skip:
Perfezionati sempre; Frequenta i corsi proposti dalle associazioni, federazioni o club di curling.
Osserva gli altri.
Allenati intensamente e migliora costantemente i tuoi tiri.
Impara dai vincenti, ma anche dagli sconfitti.
Analizza cosa “poteva” avvenire se...
Svolgendo la mia ricerca, mi sono imbattuto in una locuzione che probabilmente riassume o sottolinea meglio di mille parole il ruolo dello Skip.
La dura realtà dello Skippare: - Tu sei bravo tanto quanto la tua squadra sarà disposta a giocare con te.
Corollario della dura realtà dello Skippare: - Se tu pensi che il tuo Third sia “scadente”, allora tu sarai (verosimilmente) altrettanto scadente.
Per terminare questa relazione, vi propongo un regolamento trovato in una sede di curling che elenca la legge dello skip:
LA LEGGE DELLO SKIP:
Lo SKIP ha ragione
Lo SKIP ha sempre ragione
Nell’improbabile ipotesi che un giocatore potesse avere ragione, entrerà immediatamente in vigore gli art. 1 & 2
Lo SKIP non è sbadato, sta pensando.
Lo SKIP non dorme, riposa.
Lo SKIP non si abbuffa, si nutre.
Lo SKIP non beve, degusta.
Lo SKIP non è mai in ritardo, è stato trattenuto.
Lo SKIP non lascia mai il rink, è richiesta altrove la sua presenza.
Lo SKIP non si perde mai in chiacchere durante il gioco, si tiene informato.
Lo SKIP non familiarizza con gli avversari, li educa.
Chi entra “nella casa” con idee proprie, deve uscirne con quelle dello SKIP
Lo SKIP pensa per tutti.
Più si pensa come lo SKIP, più si fa carriera.
LO SKIP... È LO SKIP anche quando rompe!!!
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